FUNZIONE DEL CALCIO

Nella costituzione di ogni cellula del nostro corpo è presente una proteina chiamata actina. Questa proteina, unitamente alla miosina, entra in modo specifico nella costituzione della fibra muscolare. In tale fibra l’actina, insieme ad altri filamenti, rende possibile la contrazione del muscolo. Questo processo avviene in tutti i muscoli del corpo e, quindi, anche nel cuore. Perché tale contrazione possa avvenire c’è bisogno del calcio che è il regolatore fisiologico di questo meccanismo.
È proprio il calcio, trasportato dal flusso sanguigno fino all’actina, a fornire sia lo stimolo e sia i mezzi alla stessa actina perché possa svolgere il suo lavoro.
Però bisogna ricordare che nessuna sostanza può lavorare da sole e, quindi, neanche il calcio può lavorare da solo. Tutte hanno bisogno di un appoggio.
Il calcio ha bisogno della collaborazione del magnesio per assicurare una perfetta salute al sistema cardiovascolare. Nella funzione cardiovascolare l’actina assorbe ed espelle il calcio: assorbire ed espellere, spingi e tira. Questo è il ritmo del cuore.
Ma chi è che permette di spingere e tirare ritmicamente è il magnesio. Il magnesio è il co-pilota del calcio; è il salvatore del cuore. Il magnesio dà una piccola o minuscola carica elettrica positiva che respinge il calcio, costringendolo a portarsi dalla parte opposta della cellula e così facendo inverte la contrazione. Più si va avanti negli anni e maggiore è il fabbisogno di calcio e di magnesio per un buon funzionamento del cuore.
Inoltre, il calcio aiuta a prevenire le lesioni dei vasi sanguigni compreso l’ictus cerebrovascolare. Questo ruolo importantissimo del calcio è stato accertato in seguito ad una scoperta fatta da sei scienziati della Facoltà di Medicina dell’università di Tohoku in Giappone.
Il calcio è in ogni cellula dell’organismo. Il 99% circa di tale minerale è nelle ossa e nei denti. Anche nel sangue, nella parte liquida, vi è calcio che favorisce la coagulazione.
Il calcio utilizzato dall’organismo è distribuito tra i vari organi: dai 4 ai 5 mg per ogni 100 grammi nel cervello; circa 19 mg nei polmoni; da 7 a 8 mg nel cuore; circa 7mg nel fegato; circa 8 mg nei muscoli; da 9 a 10 mg nella pelle e nella milza.
Il ruolo del calcio è importantissimo nella formazione e nel mantenimento delle ossa. Agisce sui denti, sui tendini, sui nuclei cellulari, sull’equilibrio sanguigno e umorale.
Il calcio si trova in molti vegetali: grano, avena, noce, nocciola, mandorla, carota, spinaci, sedano, patata, cipolla, polline, latte e formaggi.
Perché il corpo umano possa assimilare perfettamente il calcio c’è bisogno in assoluto del seguente rapporto di equilibrio: 2 parti e mezzo di calcio, una parte di fosforo, una parte di magnesio, Vitamina D e Vitamina A, abbondante Vitamina C e tracce di rame.
Chi ha paura di prendere troppo calcio si tranquillizzi: la persona sana utilizza solo il calcio di cui ha bisogno ed elimina il resto.
Grazie al paratormone e alla calcitonina il livello del calcio resta sempre ottimale. Una persona con disturbi tiroidei è particolarmente predisposta a problemi di carenza di calcio.
I sintomi dai quali si può ipotizzare una carenza di calcio possono essere:
– Dolori alle ossa, sopra e sotto le articolazioni;
– Lacrimazione degli occhi al mattino, specialmente d’inverno,
– Dolori alle braccia sia ai muscoli dell’avambraccio che al bicipite;
– Crampi assai dolorosi ai piedi e alle dita dei piedi (specialmente durante la notte);
– Digrignare i denti;
– Comparsa della sinusite;
– Congiuntivite (inizia in primavera con bruciori, pruriti e lacrimazione fino all’autunno inoltrato ed è spesso considerata un’allergia);
– Dolori alla schiena;
– Insonnia;
– Vertigini;
– Svenimenti e nausea nella donna;
– Denti fragili con molte carie;
– Dermatite del cuoio capelluto e del viso;
– Tremiti delle dita;
– Fiato corto.
È possibile che vi destiate di colpo di notte con forti dolori muscolari, in questi casi può darsi che oltre ad una carenza di calcio vi sia anche carenza di vitamina E. se vi capita di avere ricorrenti dolori alla schiena vi sorprenderà sapere che per prevenirli o evitare che diventino sempre più forti e presenti. Vi sono dei rimedi molto semplici che possono farvi riacquistare la gioia di vivere.
Per costruire un organismo robusto, che possa consentire alla schiena di resistere agli sforzi cui è sottoposta, occorre ricordare che:
una dieta ricca di vitamina B rafforza il sistema nervoso, le proteine contribuiranno alla costruzione di tessuti solidi che manterranno a posto i dischi della colonna vertebrale e li rafforzeranno ed un apporto supplementare di calcio con la farina d’ossa irrobustirà le vertebre.
La carenza di calcio può portare all’osteoporosi. Le ossa devono essere rifornite costantemente delle sostanze necessarie alla costituzione di un nuovo tessuto osseo; il loro consumo è naturale quanto il loro ricostruirsi; i due processi devono essere mantenuti in equilibrio. Quando il processo di consumo è più accelerato della ricostruzione, compare l’osteoporosi.
Il ricercatore dottor Frederic C. Bartter e i suoi colleghi del reparto di endocrinologia del National Heart and Lung Institute di Bethesda, Maryland, sono convinti che l’osteoporosi derivi da uno squilibrio ormonale. Sono due gli ormoni in questione: l’ormone prodotto dalla paratiroide (PTH), che libera il calcio dalle ossa, e la Tirocalcitonina (TCT), che previene la perdita di calcio. “quando questi due ormoni non sono in equilibrio ne risulta l’osteoporosi” afferma Bartter.
Per il trattamento di questa malattia la chiave è il calcio dato che la produzione dei due ormoni suddetti è stimolata dalla concentrazione degli ioni di calcio nel sangue.
Quando il livello di calcio nel sangue è basso, entra in funzione il PTH, che ha il compito di prelevarlo dalle ossa e portarlo nel sangue fino al raggiungimento della normalità. Quando, invece, il livello di calcio nel sangue è troppo alto, viene chiamata in azione la tirocalcitocina, che inibisce l’attività del PTH, e mantiene intatte le ossa.
Le migliori fonti naturali di integratori di calcio più facile a reperirsi sono l’olio di fegato di merluzzo, che si trova anche in perle, anche per quanto riguarda la vitamina A, e la farina d’ossa.
La vitamina A, oltre al contributo per l’assimilazione del calcio, offre un fattore di protezione per la pelle. La sua azione di conservare la pelle è stata dimostrata moltissime volte da molti studi scientifici. Il calcio e la vitamina A si rafforzano a vicenda.
Il ricercatore dottor L. W. Cromwell di San Diego, California, riferì alla Società Gerontologica di San Francisco che i risultati delle sue ricerche avevano indicato nella carenza di calcio una delle cause principali dell’artrite.
La carenza di calcio porta innanzi tutto ad una condizione di demineralizzazione delle ossa che può anche essere difficilmente diagnosticabile, a meno che chi ne soffre non si fratturi un osso.
A causa dell’impoverimento del contenuto del contenuto di calcio delle ossa, l’organismo effettua una specie di compensazione depositandone una riserva nelle articolazioni. Si produce così una certa rigidità strutturale. Questo supplemento di calcio provoca i dolori e le infiammazioni tipiche dell’artrite.
Tutti dovremmo premunirci contro l’insorgere dell’artrite inserendo nella nostra dieta regolari supplementi di farina d’ossa che è il miglior integratore del calcio per la sua composizione.
La farina d’ossa, infatti, non è soltanto ricca di questo minerale, ma contiene fosforo e diversi minerali-traccia, nella miglior proporzione, per favorirne un completo assorbimento.
È da tener presente che il calcio può essere disperso per vari motivi; può, ad esempio, passare troppo in fretta attraverso il sistema digestivo per essere assimilato; può combinarsi con qualche altro minerale in un composto chimico insolubile e può essere sottratto al sangue dei reni.
Perché il calcio sia trattenuto a lungo nell’organismo per poter essere assimilato si ha bisogno del fosforo; per utilizzare il fosforo si ha bisogno della vitamina D. così la vitamina D diviene il primo fattore essenziale nell’assimilazione del calcio. La vitamina D, a sua volta, controlla l’azione dell’enzima fosfatasi. Questo enzima libera il fosforo, già immagazzinato nell’organismo, che va a combinarsi con il calcio per formare ossa solide. Senza la vitamina D non è possibile costruire ossa solide.
Se il calcio è il cemento, il fosforo è la sabbia, la vitamina D è l’acqua, il magnesio è la calce indispensabile alla preparazione del calcestruzzo delle ossa.
È utile sapere che:
le foglie esterne delle verdure da insalata sono le più ricche di calcio.
Non accompagnare l’insalata con il pane perché, essendo il grano la principale fonte di acido inositol-esafosforico, ostacola l’assorbimento del calcio.
Il calcio è la salute del cuore;
il calcio non si deposita nelle arterie se è accoppiato col magnesio;
il calcio e la vitamina D combattono la congiuntivite;
il calcio combatte l’affaticamento muscolare;
il calcio neutralizza la tossicità del piombo.

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